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Una superficie materica per la facciata dello Science Building dell’Università di Hertfordshire



Il Science Building esprime con chiarezza la sua funzione attraverso la massima riduzione degli elementi, da un lato, e la scelta di un rivestimento “emozionale”, legato a materiali riferibili alla tradizione locale rivisitata, dall’altro, affrontando il tema della facciata con implicazioni suggestive. La “pelle” dell’edificio –ad esclusione della parete nord- è composta da una doppia facciata la cui parte esterna è costituita da moduli rettangolari di lamiera forata intelaiata che, oltre a svolgere la funzione di protezione e controllo solare, determina una “vibrazione” della superficie attraverso la variabile disposizione aperto/chiuso dei moduli rettangolari. L’involucro interno, invece, è un parallelepipedo di vetro, con marcapiani in acciaio a vista.
L’angolo sud-ovest segna l’ingresso, ottenuto svuotando il parallelepipedo sia nella parte inferiore, che nella parte superiore, dove sarà collocato un simbolico albero.
Il caratteristico rivestimento dei moduli rettangolari di lamiera forata, ottenuto con una particolare verniciatura a polveri –collezione Patina di Adapta Color, azienda di Peniscola in provincia di Castellon, Spagna, colore Turquoise Copper- accentua la resa dinamica, “vibrante” appunto, della facciata, col variare dell’incidenza della luce e del punto di vista dell’osservatore. L’effetto ottenuto, bicolore, è molto ”materico”, dato che riproduce in modo assolutamente creativo il rame ossidato.
La verniciatura a polveri consente di ottenere, con un rivestimento a basso impatto ambientale, un effetto suggestivo e difficilmente ottenibile, se non a costi eccessivi, utilizzando il materiale dal quale è ispirato, il rame.

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