Ormai il tema dell’industria 4.0 corre sulla bocca di tutti, in alcuni
casi senza sapere esattamente il significato riportato nel Piano Italiano
Industria 4.0 del settembre 2016, cioè l’era dell’interconnessione tra macchine
e uomini, via internet o, in altre parole, il presupposto di interconnessione
tra pensiero e azione, cioè il fatto che l’uomo dia il comando alla macchina
attraverso un sistema di connessione tra sistemi fisici e digitali, analisi complesse
attraverso Big Data e adattamenti real-time per sostituire la sua precedente
attività fisica. Non si parla quindi solo di utilizzo dell’elettronica e
dell’IT per automatizzare la produzione, che è ed era un dato di fatto dagli
anni novanta del secolo scorso, con la presenza dei robot nella produzione.
L’Anver ritiene – pensando che l’impiantista sia d’accordo – che
l’impianto di verniciatura, per far parte dell’Industria 4.0, debba diventare
una macchina utensile, che si usa quando l’operazione è necessaria (come ad
esempio accade nel caso di una foratrice o una fresatrice). Un impianto di
verniciatura per essere completamente 4.0 deve avere anche operazioni
automatizzate di carico e scarico.
Secondo la Hubo Automation l’automazione del carico e scarico può
essere industrializzata, sia negli impianti di chi vernicia in proprio la
produzione seriale di pezzi uguali, sia chi li produce con diverse sagome e
dimensioni.
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