La presenza sul mercato di molti prodotti imitativi del
legno ha spinto alcune aziende a fare ricerca per migliorare l’aspetto estetico
“naturale”, appunto, senza rinunciare alle alte prestazioni protettive
conferite dai prodotti tradizionali – cioè le vernici – tramite processi
industriali di applicazione. Questi fattori hanno portato la produzione locale
di pavimenti e parquet di legno, vera eccellenza Italiana, ad una drastica
riduzione. Se si aggiunge che le persone normalmente non conoscono le
caratteristiche dei materiali naturali, si comprende come mai si possa parlare
di perdite produttive con percentuali a due cifre. Ne parliamo con Roberto
Ballardini, imprenditore di Original Parquet, azienda localizzata ad Alfonsine,
in provincia di Ravenna, che della cura delle materie prime e dei dettagli
produttivi va giustamente fiero.
“Facciamo un ciclo a sei passaggi – ci racconta Roberto
Ballardini - per conferire una resistenza eccezionale, a zero manutenzione. E’
sufficiente lavare con acqua e un detergente neutro e, una volta all’anno, si
può usare un prodotto che nutre il legno. E’ da più di dieci anni che sposo
questo tipo di ciclo di verniciatura, perché ritengo superato il trattamento
dei pavimenti di legno con oli naturali. Abbiamo studiato con il laboratorio di
ICA un ciclo a sette passaggi che, grazie al processo applicativo dei nostri
impianti, conferisce delle prestazioni eccezionali, pur mantenendo quello che
noi chiamiamo effetto “naturalizzato”.
Oltre al “neutro” possiamo dare fino a 4 livelli di tinte diverse, anche
se il preferito dal mercato resta il rovere neutro. Ma non ci fermiamo: sempre
con ICA stiamo facendo dei test per applicare una vernice che impedisca il
proliferarsi della carica batterica sulla superficie del pavimento, che sarebbe
ideale negli ambienti dove vivono bambini. Un valore aggiunto “sanitario” che
vogliamo offrire al nostro cliente”.
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