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Dove sono finite le vernici all’acqua? di Patricia Malavolti



Bella domanda. Alla quale è difficile dare una risposta esauriente.

Infatti, se da una parte si direbbe che il mondo industriale, e non, vada nella direzione di ridurre costi (l’inquinamento è un costo), migliorare le condizioni di vita dei lavoratori (anche se all’interno delle attuali vernici all’acqua è presente una certa percentuale di solvente, è innegabile che siano meno tossiche), e dei consumatori (le emissioni “indoor” sono praticamente nulle), migliorare le prestazioni dei materiali (le vernici all’acqua sono utilizzate per verniciare i serramenti quasi al 100% e, di conseguenza, hanno un’ottima resistenza “anche” all’esterno, dove le sollecitazioni sono sicuramente superiori a quelle interne), nei nostri “viaggi” alla ricerca di aziende virtuose inciampiamo spessissimo in realtà dove si è rassegnati ad usare le tradizionali vernici a solvente.

Normalmente la risposta “tipica” di chi vernicia è sempre la stessa: “le userei ma hanno difficoltà ad essiccarsi, bisogna avere maggiore attenzione nella preparazione del supporto, costano di più”.

Davvero la tecnologia delle vernici all’acqua – che si producono dalla fine degli anni sessanta del secolo scorso….- non ha risolto questi problemi? Non ci credo. Del resto ci sono aziende che producono vernici per legno – praticamente – solo all’acqua, di riconosciuta ottima qualità. Purtroppo non le aziende italiane: alcune, partite “bene”, hanno fatto marcia indietro, tranne un paio di esemplari, che credono veramente ad un futuro di vernici a basso impatto ambientale, a partire dai propri venditori, almeno quelli che conosciamo noi, primi nel promuovere questi prodotti agli utilizzatori.

Essiccazione: tutti a dire che le vernici all’acqua essiccano molto lentamente, molto più di quelle al solvente, senza sapere che l’acqua , con alcuni cosolventi in modesta quantità, forma soluzioni dette “azeotropiche”, che evaporano alla stessa temperatura dell’acqua (100 °C), più velocemente del toluolo (111 °C), facendo essiccare le vernici “idro”, quindi, in tempi più brevi: provare per credere.

Preparazione del supporto: parliamo tanto di qualità e non abbiamo ancora dato per scontato che la qualità inizia proprio dalla levigatura, dal pretrattamento, insomma, dalla preparazione del supporto?

Costi: è banalmente una questione di funzionamento del mercato dato che, se ci fosse maggiore domanda, le materie prime si ridurrebbero di costo e, di conseguenza, anche le vernici. In ogni caso non inquinare è già un sistema per ridurre i costi (sanitari, rifiuti, diluenti, e altro).

Non consideriamo altri “difetti” riferiti dai detrattori come, ad esempio, la necessità di avere un magazzino riscaldato: una sana “selezione naturale” serve al progresso, avere sistemi produttivi adeguati -non solo impianti, anche organizzazione aziendale e rispetto delle condizioni di lavoro- sono condizioni imprescindibili per la sopravvivenza delle aziende.

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