L’Industria 4.0, un “brand” inventato dai tedeschi e
recepito ormai dal linguaggio comune, definisce l’evoluzione dei sistemi
produttivi, con l’arrivo delle macchine intelligenti, interconnesse e collegate
ad internet, e mette le basi per alcune ipotesi di sviluppo. L’industria della
verniciatura è pronta alla sfida dell’Industria 4.0?
Per rispondere a questa domanda abbiamo sentito il
parere dei 3 vicepresidenti dell’Anver:
·
Pietro Bucci di
Verniciatura Moderna, di Burago Molgora (MB)
·
Alberto Trinca di
Painting di Roma
·
Massimo V.
Malavolti, di Verniciatura Industriale e Recubrimientos Industriales
L’incontro con gli specialisti principali del settore
vuole portare a costruire un impianto di verniciatura che sia di limitato costo
d’investimento e di operatività, che non crei più sottoprodotti da smaltire, le
cui operazioni siano tutte automatiche, guidate da un computer interconnesso,
che consumi la minor energia possibile, che riduca ai minimi termini il
tempo-ciclo, che occupi in azienda il minimo spazio possibile, che trasformi
l’operaio di linea in un tecnico di manutenzione e di assistenza all’impianto:
cioè, un “impianto 4.0”. Il parere degli specialisti italiani è positivamente indirizzato
verso l’era dell’interconnessione tra pensiero e azione. Le loro
considerazioni, una volta industrializzate, potranno migliorare l’economia
aziendale, che potrebbe passare dall’attuale “lineare” (si produce e si
scartano i sottoprodotti), a quella “circolare” (con il recupero, il riciclo
oppure la non produzione dei sottoprodotti, attualmente creati nella
verniciatura industriale).
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